giovedì 14 novembre 2013

E' giusto pagare per un lavoro magico?

Spesso mi viene chiesto, da quanti sono interessati ad un consulto o ad avvalersi di un professionista per qualche lavoro magico, se sia giusto o meno pagare, e quanto sia giusto pagare per un determinato lavoro.
Partiamo subito dal presupposto che io non chiedo denaro per i miei lavori o per i miei consulti, in quanto l'esoterismo non è la mia fonte di sostentamento. Ciò non di meno accetto offerte come compenso per il lavoro svolto, che vengono utilizzate per l'Associazione Aequilibrium, della quale si parla in questo stesso blog.

Tornando alla domanda iniziale, ovvero è giusto pagare un lavoro magico?, la mia risposta è che non solo non ci vedo nulla di male, ma addirittura lo ritengo corretto e doveroso. Questo per due motivi: per prima cosa l'Arte Esoterica è un arte come tutte le altre, e un esoterista, come ogni altro artista, non vive d'aria, e il dedicarsi alla sua arte ruba del tempo al resto della sua vita. Per questo il sogno di ogni artista è di potersi dedicare a tempo pieno all'arte, vivendo d'arte e potendo così raffinarla e portarla a livelli superiori. In questo senso il pagamento di un compenso non solo non contamina l'arte, ma addirittura è un mezzo per elevare l'artista, insieme alla sua opera. Dopotutto, se acquistiamo l'opera di un fotografo o chiediamo ad un pittore di farci un ritratto, non ci poniamo nemmeno il problema se doverla pagare o meno. Inoltre il pagamento di un'opera o di un lavoro sancisce il valore che vi diamo: è una dimostrazione del nostro apprezzamento, del nostro desiderio e della stima verso chi lo ha realizzato.

Ma quanto è giusto pagare per un lavoro esoterico? La risposta non è semplice: come per ogni altra cosa, solitamente una richiesta troppo alta nasconde una truffa, ma anche un prezzo troppo basso di solito contraddistingue un lavoro di scarso valore. Non c'è quindi in questi casi una risposta giusta e valida per tutti: l'unico modo di stabilire cosa sia giusto e cosa non lo è, rimane quello d'informarsi ed usare il buon senso.

sabato 5 ottobre 2013

Incenso Cerimoniale

Questo incenso è valido per molti rituali, grazie alle sue caratteristiche insieme di purificazione e votive. Inoltre, cosa non affatto trascurabile, ha un profumo particolarmente ricercato e raffinato.


INGREDIENTI
Olibano - 1 parte
Benzoino - 1 parte
Mirra - 1 parte
Essenza di Muschio - 9 gocce
Olio delle Streghe - 9 gocce


PREPARAZIONE
Questo incenso va preparato all'alba di domenica, in luna crescente. Bisogna pestare finemente olibano, benzoino e mirra, fino a ridurli in polvere. A questo punto aggiungere nove gocce, o multipli di nove, di essenza i muschio e olio delle streghe, fino a raggiungere una consistenza tale da poter dare forma solida all'impasto.
Ora bisogna formare dei grani d'incenso, utilizzando la forma che si predilige. Di solito si formano delle palline, personalmente preferisco modellare l'impasto con le mani per formare dei tetraedri, come si vede nella foto sotto.
Finito di modellare si lasciano risposare i grani d'incenso fino al tramonto, in modo che si induriscano, quindi si passano nella cenere dell'incensiere in modo che non si attacchino l'uno all'altro una volta riposti nel loro contenitore.
E' importante ricordare di bruciare una parte dell'impasto nell'incensiere, offrendolo agli Dei affinché benedicano il nostro lavoro.


giovedì 12 settembre 2013

Concorso 2013 - Risultati sondaggio

Il sondaggio pubblico per la valutazione dei Lavori per il concorso letterario é ufficialmente chiuso.
I risultati finali, che valgono per il 50% della valutazione complessiva, sono i seguenti:

Cuore di Tenebra - 78,4%
Crisalide - 13,5%
Degrado - 2,7%
Lettere agli Dei - 2,7%
Canto - 2,7%

La giuria si esprimerà per l'altro 50% del giudizio il giorno 20 di settembre, vigilia di Mabon, quando verrà decretato il vincitore di questa edizione.

domenica 8 settembre 2013

Corsi A.V.I. 2013/2014

Come chi frequenta il forum già saprà, da parecchio tempo stiamo parlando di realizzare dei corsi su vari argomenti di base, per dare la possibilità a quanti si avvicinano all'Esoterismo nelle sue molteplici forme di poter apprendere le prime nozioni in modo serio ed efficace.
Tutti i corsi avranno la comune caratteristica di essere a carattere pratico, ovvero non ci saranno solo spiegazioni e fiumi di parole, ma attività pratiche ben strutturare in modo da dare ai partecipanti modo di "toccare con mano" quanto appreso. Per poter raggiungere al meglio questi obliettivi ci sarà ovviamente la necessità di testi e altri materiali, che l'Associazione Aequilibrium sarà felice di fornire a tutti i partecipanti.

Dei vari argomenti proposti, quelli che hanno avuto più riscpontro sono i sguenti:

Vivere la Ruota dell'Anno: un'introduzione al concetto di tempo in senso esoterico e magico e alla sua ciclicità, seguita dalla presentazione delle principali Festività,  la loro celebrazione e i metodi per sentire in modo profondo e vivere la Ruota dell'Anno, entrando così in armonia con il mondo naturale ed i suoi ritmi.

Corso Pratico di Sigillazione: un'introduzione ai sigilli e al loro utilizzo in campo esoterico e magico, seguita dalla costruzione passo-passo di un sigillo, in modo da poter apprendere e sperimentare come viene concepito, su quali basi opera, come viene realizzato, quali sono i suoi scopi ed i suoi limiti.

La Via dei Tarocchi: un'introduzione storica e generale ai Tarocchi, seguita dall'interpretazione tradizionale, dalla spiegazione dei giuochi più usati, e concludendo con un'ampio sguardo ai Tarocchi nel loro carattere più profondo, ovvero come Via Iniziatica.

Ci teniamo a precisare che tutto questo verrà realizzato in seno all'Associazione Aequilibrium, e che quindi il tutto viene fatto con spirito di reciproco aiuto e senza alcun fine di lucro. Se quindi di fossero delle spese per la realizzazione del corso, ai partecipanti verranno chieste solo queste ultime, senza alcun ricarico aggiuntivo.

domenica 28 luglio 2013

I 7 Principi del Kybalion



Questo è un articolo, piuttosto lungo ma molto interessante, scritto dal mio caro amico Polydeukes per il forum "il Tempio delle Ombre".

Qui di seguito, vi elenco i punti fondamentali, i pilastri e le leggi su cui, secondo "il Kybalion", un libro dei primi del XX secolo scritto da tre "iniziati" che fanno risalire le proprie conoscenze ai misteri e culti segreti antichi, si basa la magia, e, per estensione, l'universo intero.
Questi assiomi, sono delle ottime piattaforme dalle quali partire per iniziare il cammino, e il libro offre molti spunti di riflessione e approfondimento.
Ve lo consiglio vivamente (a parte ovviamente il Bardon, amatissimo), poiché possiamo qui identificare le prime influenze della magia "moderna" miste senza soluzione di continuità a quelle antiche.

Ed ecco qui i 7 Principi:
1. Il principio del mentalismo
"Il tutto è spirito; l'universo è mentale". Questo principio implica la verità che "tutto è spirito". Esso spiega che il tutto, che è la realtà sostanziale, si trova in tutte le manifestazioni e gli aspetti esteriori che conosciamo sotto il nome di "universo materiale", "fenomeno della vita", "materia", "energia". In breve, tutto quello che appare è Spirito, di per sé in conoscibile e indefinibile, ma che può essere considerato e pensato come uno spirito universale, infinito, vivente. Spiega ancora che il mondo o l'universo "fenomenico" non è altro che una creazione mentale del tutto, soggetta alle leggi delle cose create; che l'universo, considerato nella sua interezza o nelle sue parti, esiste nello spirito del tutto, ed è in questo spirito che noi viviamo, agiamo e siamo noi stessi". Questo principio, stabilendo la natura mentale dell'universo, spiega facilmente tutti i differenti fenomeni mentali e psichici che occupano una parte così rilevante nell'attenzione pubblica e che, inspiegabilmente, non sono comprensibili e sfidano qualsiasi interpretazione scientifica.
2. Il principio di corrispondenza
"Ciò che sta in alto è uguale a ciò che sta in basso; ciò che sta in basso è uguale a ciò che sta in alto". Questo principio implica la verità relativa all'esistenza di un rapporto costante tra le leggi e i fenomeni dei vari piani dell'essere e della vita. Il vecchio assioma ermetico lo spiega in questi termini. "Ciò che sta in alto è uguale a ciò che sta in basso; ciò che sta in basso è uguale a ciò che sta in alto". Comprendere questo principio permette di risolvere molti paradossi oscuri e molti segreti nascosti nella natura. Esistono dei piani della vita che ignoriamo completamente; ma quando gli applichiamo il principio di corrispondenza, diventiamo capaci di comprendere più di quanto non avremmo potuto fare altrimenti. Si manifesta e si applica dappertutto nell'universo, sui diversi piani dell'universo materiale, mentale e spirituale; si tratta di una legge universale.
3. Il principio di vibrazione
"Niente è in quiete; tutto si agita; tutto vibra". Questo principio implica la verità che "tutto è in movimento", "tutto vibra", "niente è in stato di quiete", fatto accettato dalla scienza moderna e che ogni nuova scoperta scientifica verifica costantemente. Sono migliaia d'anni che i Maestri dell'antico Egitto hanno enunciato questo Principio ermetico. Spiega che le differenze esistenti tra le molteplici manifestazioni della materia, dell'energia, dell'anima ed anche dello spirito, sono la conseguenza di una proporzione ineguale delle Vibrazioni. Dal tutto, che è spirito puro, alle forme più grossolane della materia, tutto vibra; più ampia è la vibrazione, più alta è la posizione sulla scala. La vibrazione dello spirito è talmente intensa e così infinitamente rapida da sembrare praticamente statica, allo stesso modo in cui una ruota che gira a grande velocità può sembrare ferma. All'altra estremità della scala ci sono le forme grossolane della materia, le cui vibrazioni sono talmente lente da sembrare inesistenti. Tra questi due poli opposti ci sono milioni e milioni di gradi diversi di vibrazioni. Dalla particella e l'elettrone, dall'atomo e la molecola, fino ai mondi e agli universi, tutto si muove, tutto vibra. Questo è altrettanto vero per l'energia e la forza, che non sono altro che gradi differenti di vibrazione; ciò è vero anche per il piano mentale, il cui stato è regolato dalle vibrazioni, e addirittura per il piano spirituale.
4. Il principio di polarità
"Tutto è doppio; ogni cosa possiede dei poli; tutto ha due estremi; simile e dissimile hanno lo stesso significato; i poli opposti hanno una natura identica, ma gradi differenti; gli estremi si toccano; tutte le verità sono soltanto mezze verità; tutti i paradossi possono essere conciliati". Questo principio implica la verità che "tutto è doppio", "tutto ha due poli", "tutto ha due estremi"; queste affermazioni sono vecchi assiomi ermetici. Spiegano gli antichi paradossi che hanno reso perplesse tante persone, e che possiamo esprimere nel modo seguente: "La tesi e l'antitesi hanno una natura identica, ma gradi diversi"; "i contrari sono simili e differiscono esclusivamente per il loro grado"; " i poli opposti possono conciliarsi"; "gli estremi si toccano"; "tutto è, ed allo stesso tempo non è"; "tutte le verità sono soltanto mezze verità"; "qualsiasi verità è falsa per metà"; "ogni cosa ha due facce", ecc. Il principio di polarità spiega che in ogni cosa esistono due poli, due aspetti opposti, e che i contrari sono in realtà i due estremi dello stesso oggetto, intercalati da gradi differenti. Per esempio: il caldo e il freddo, benché "opposti", sono in realtà una sola e medesima cosa; si distinguono semplicemente per una differenza di gradi. Consultate il vostro termometro e vedrete che non è possibile scoprire dove termina il "caldo" e dove inizia il "freddo"! Non esiste né un "caldo assoluto" né un "freddo assoluto"; questi due termini, "caldo" e "freddo" indicano semplicemente gradi diversi della stessa cosa, e questa "stessa cosa" si manifesta come "caldo" e "freddo", essendo una semplice forma, una variante della vibrazione. Quindi il "caldo" e il "freddo" sono soltanto i due poli di ciò che noi chiamiamo "calore", ed i fenomeni che li accompagnano sono le manifestazioni del Principio di Polarità. Lo stesso principio vale nel caso della "luce" e della "oscurità", che sono una sola e medesima cosa, in quanto la distinzione consiste in una differenza di gradi tra i due poli del fenomeno. Quand'è che la "notte" ci lascia e il "giorno" ha inizio? Qual è la differenza tra "grande" e "piccolo"? Tra "facile" e "difficile"? Tra "bianco" e "nero"? Tra "tagliente" e "smussato"? Tra "calmo" e "inquieto"? Tra "alto" e "basso"? Tra "positivo" e "negativo"? Il principio di polarità spiega questi paradossi, e nient'altro può sostituirlo. Ancora, è lo stesso principio che agisce nel piano mentale. Prendiamo un esempio estremo, ma radicale: quello di "odio e amore", due stati mentali apparentemente del tutto diversi. Tuttavia, anche nell'odio e nell'amore esistono gradi differenti; esistono anche dei sentimenti intermedi, per i quali usiamo le parole "simpatia" e "antipatia", che arrivano a confondersi così intimamente che spesso abbiamo delle difficoltà a sapere se qualcuno ci è simpatico, antipatico o indifferente. Questi sentimenti opposti non sono altro che gradi diversi di un unico sentimento.
5. Il principio del ritmo
"Tutto scorre, internamente ed esternamente; ogni cosa ha una sua durata; tutto si sviluppa per poi degenerare; l'equilibrio del pendolo si manifesta in tutto; la misura della sua oscillazione a destra è simile alla misura della sua oscillazione a sinistra; il ritmo è costante". Questo principio implica la verità del suo manifestarsi in ogni cosa tramite un movimento d'andata e ritorno, un flusso e un riflusso, un bilanciamento in avanti e indietro, un movimento analogo a quello del pendolo, qualcosa di simile al flusso e riflusso della marea, all'alta e bassa marea; questo movimento d'andata e ritorno si genera tra i due poli, la cui esistenza è stata indicata dal principio di polarità descritto in precedenza. C'è sempre un'azione e una reazione, un progresso e un ritorno, un massimo e un minimo. È così per tutti gli elementi dell'universo, i soli, i mondi, gli uomini, gli animali, lo spirito, l'energia e la materia. Questa legge si manifesta nella creazione e nella distruzione dei mondi, nel progresso e nella decadenza delle nazioni, nella vita di tutte le cose e, infine, nello stato mentale dell'uomo; è per quest'ultima cosa che gli ermetisti stimano molto importante la comprensione del principio. Questo principio, insieme al principio di polarità ed ai metodi per ostacolarlo o neutralizzarlo, sono stati minuziosamente studiati dagli ermetisti. Il loro utilizzo costituisce una parte rilevante dell'alchimia ermetica mentale.
6. Il principio di causa e di effetto
"Ogni causa ha il suo effetto; ogni effetto ha la sua causa; ogni cosa accade in conformità alla Legge; la fortuna non è altro che un nome attribuito alla Legge misconosciuta; esistono numerosi piani di causalità, ma niente sfugge alla Legge". Questo principio implica l'esistenza di una causa per ogni effetto prodotto, e di un effetto per ogni causa. Ciò significa quanto segue: "Ogni cosa accade in conformità alla Legge"; che "niente capita mai fortuitamente"; che il caso non esiste; che, poiché esistono piani differenti di causa ed effetto, e che il piano superiore domina sempre il piano inferiore, niente può sfuggire alla Legge. Gli ermetisti conoscono, fino a un certo punto, la tecnica e i metodi per elevarsi al di sopra del piano ordinario di causa ed effetto. Elevandosi mentalmente ad un piano superiore, diventano causa, invece di effetto. Le masse si lasciano dominare facilmente; obbediscono a tutto quello che le circonda, alla volontà e ai desideri di coloro che sono più potenti, all'eredità, alla suggestione, ed a tutte le altre cause esteriori che le muovono come pedine sulla scacchiera della vita. I Maestri, al contrario, si elevano al piano superiore, dominano i loro sentimenti, il loro carattere, le loro qualità e i loro poteri, così come quelli che li circondano; diventano Maestri, invece di restare delle pedine. Giocano il gioco della vita, invece di essere giocati e diretti dalla volontà degli altri e dalle influenze esterne. Si servono del principio, invece di esserne lo strumento.
7. Il principio del genere
"Esiste un genere in tutte le cose; tutto ha un principio maschile e un principio femminile; il genere si manifesta su tutti i piani". Questo principio implica la verità che il genere esiste in tutto; i principi maschile e femminile sono costantemente in azione. Questo è vero non solo sul piano fisico, ma anche sul piano mentale e addirittura su quello spirituale. Sul piano fisico, il principio si manifesta sotto la forma del sesso; sul piano superiore, assume delle forme più elevate, ma è sempre il medesimo. Senza di esso non è possibile alcuna creazione fisica, mentale o spirituale. La comprensione della legge getterà luce su molti soggetti che hanno sempre reso perplesso lo spirito dell'uomo. Il principio del genere agisce sempre nel senso della creazione e della rigenerazione. Ogni cosa, ogni individuo contiene i due elementi, maschile e femminile, ovvero lo stesso grande principio. Ogni elemento maschile ha il proprio elemento femminile; ogni principio femminile contiene il principio maschile.

sabato 22 giugno 2013

il Nocino delle Streghe

Come gia saprete se avete letto gli interventi su Litha, a San Giovanni, anticamente giorno di Giano Bifronte, si raccolgono all'alba le noci, intrise della magica rugiada di questa notte, e vi si prepara un nocino dalle magiche virtù.

 
La mia ricetta per questo nocino è la seguente:

- 1kg di noci
- 750g di zucchero
- 1 litro di alcol, acquavite o altro spirito alcolico
- 1 limone
- 3 pezzi di cannella
- 9 chiodi di garofano

 
Dopo aver raccolto le noci, possibilmente da mano femminile, all'alba e senza usare arnesi di metallo, tagliarle a metà e porle in un recipiente di vetro abbastanza grande da contenere tutti gli ingredienti. Versare quindi lo zucchero in modo da coprire il più possibile le noci, e mettere il recipiente ben chiuso esposto a sud per tre giorni.
All'alba del terzo giorno aprite il contenitore, aggiungete la scorza del limone, avendo cura di usare solo la parte gialla e non il bianco più interno che darebbe un gusto troppo amaro, la cannella e i chiodi di garofano. Versate quindi lo spirito, mescolate ed esponete di nuovo il tutto, ma questa volta ad est. Ad ogni fase lunare, ovvero luna nuova, primo quarto, luna piena, ultimo quarto, aprite e mescolate il composto.
A Mabon filtrate il tutto con una garza di lino o cotone, ed imbottigliate in Nocino in bottiglie di vetro scuro che tapperete con sughero e sigillerete con la cera. Nel caso abbiate utilizzato una base molto alcolica come alcol puro o acquavite, è bene dilure il composto secondo i propri gusti con acqua bollita e zucchero. In questo caso molto dipende dai gusti, io ad esempio utilizzo alcol puro, quindi diluisco con acqua per portare la gradazione totale a 50°, ma non aggiungo altro zucchero.
Le bottiglie ottenute vanno lasciate ad invecchare almeno fino a Samhain, quando si potrà stappare la prima bottiglia durante i festeggiamenti della Festa delle Ombre.

Luna Piena di Giugno '13

 Quest'anno la festa del Solstizio d'Estate, di cui abbiamo già parlato in questo articolo, ha anche un'altra particolarità da non trascurare. Durante i festeggiamente infatti si farà anche la Luna Piena, e per di più questa sarà in perigeo, ovvero nella distanza minima dalla Terra.
Tutto questo farà si che in questi giorni la Luna si mostrerà a noi particolarmente grande e luminosa, e nel giorno del 23, per un effetto di rifrazione nell'atmosfera, assumerà un colorito rosa-rossastro simile al sole al tramonto.
Insomma, un momento davvero magico e da non perdere, che aggiunge poesia ed energia ad un momento già estremamente importante per tutti i Praticanti della Vecchia Religione...

sabato 15 giugno 2013

Il Nome Iniziatico



PRIMA d’intraprendere un qualsiasi Cammino nell’Arte dobbiamo sceglierci un nuovo Nome Iniziatico, che sostituirà quello profano impostoci alla nascita e verrà utilizzato durante tutte le pratiche ed attività esoteriche. Questa scelta non dev’essere un vanesio atto di autocelebrazione, che finirebbe solo per rendersi ridicolo alle nostre stesse orecchie, ma dev’essere al contrario scelta consapevole rivolta unicamente allo scopo che si prefigge: un nomina arcana, una parola di potenza che provochi in noi al solo pronunciare il nome, o scrivere la corrispondente signatura, uno stato alterato di coscienza.

Utilizzare un Nome Iniziatico ci aiuta a scindere la vita di tutti i giorni dai momenti in cui ci dedicheremo all’Arte, e rappresenta un importante momento di svolta nella nostra vita: l’abbandono delle normali convenzioni ed imposizioni in favore una scelta consapevole della quale noi siamo i soli fautori. La scelta dovrà quindi essere ben ponderata: il nome deve rappresentare la nostra essenza più profonda, il nostro Io Segreto, dev’essere simbolo di tutto quanto siamo e vogliamo divenire. 

Proprio a causa dell’intimità del nome iniziatico, non vi sono regole precise da rispettare nella scelta, se non quelle già citate e guidate dall’obiettivo che ci siamo prefissi. Molto utilizzati sono ad esempio i nomi di antichi maghi e streghe del passato, così come di antiche deità. Altri preferiscono combinare o modificare vari nomi per ottenere qualcosa di veramente unico. Altri ancora, soprattutto nel campo della Magia Cerimoniale, utilizzano dei motti latini in vece del nome. Tutto deve dipendere soprattutto dalle inclinazioni e dal credo del praticante che sceglie il nome.

Una volta deciso il Nome Iniziatico, questo dev’essere celato sotto il più stretto riserbo. Gli Antichi sostenevano che basti conoscere il nome segreto di una persona per poterla uccidere, ed è facile da capire visto quel nome rappresenta il più profondo del nostro animo. Anche ai giorni nostri è quindi bene mantenere il silenzio sul proprio nome iniziatico, e che questo non venga rivelato se non a compagni di cammino estremamente fidati, e in ogni caso solo se strettamente necessario.

Si parla di questo argomento anche nel forum, QUI

giovedì 23 maggio 2013

Il Silenzio




Prima di pronunciare una parola bisognerebbe chiedersi: É vera? É utile? É necessaria? Vale la pena turbare il Silenzio per dirla?

mercoledì 15 maggio 2013

I Versi d'Oro - Pitagora



   Questo testo é uno dei più fulgidi esempi di come certi concetti siano di un valore e di una nobiltà assoluti, tali da attraversare i secoli e le culture senza perdere nulla della loro saggezza e limpidezza morale...
    Dal momento che le versioni che ho potuto analizare non mi soddisfacevano dal punto di vista poetico e di forma, ho deciso di realizzare una nuova stesura del testo originale, in modo da mantenere perfettamente fede alle ideologie originali ma dandogli una forma a mio avviso più consona.

- - - - -

PITAGORA - I VERSI D'ORO




Onora gli Dei Immortali secondo quanto stabilisce la Tradizione.

Venera il giuramento, così come i Nobili Eroi.
Allo stesso modo onora i geni sotterranei secondo i riti tradizionali.

Onora tuo padre e tua madre così come i tuoi consanguinei.
Tra gli altri fatti amico chi si distingue per la sua Virtù.
Sii amabile nelle parole e utile nelle opere.
Non serbare rancore per le lievi colpe di chi ti è amico.

Tutto questo fallo nella misura in cui lo puoi,
poiché la possibilità alberga presso la necessità.
Sappi quindi che per una parte è così, mentre per l'altra domina
prima di tutto il ventre, poi il sonno, la lussuria e la collera.

Non commettere mai un'azione vergognosa,
ne con altri ne in te solo: al di sopra di tutto rispetta te stesso.
Osserva la giustizia nelle parole e nelle opere,
sii ragionevole e sensato in tutte le tue azioni.
Non dimenticare che la Morte è il destino di tutti,
e che la fortuna ora aumenta e ora diminuisce.

Le sofferenze che la sorte riserva sono per disegno divino,
la parte che ti tocca sopportala quindi senza indignazione.
Ti spetta di rimediarvi nella misura di quanto puoi, ma ricorda:
il destino non da ai giusti la maggior parte delle sofferenze.

Molte parole gli uomini dicono, alcune basse e altre virtuose:
che esse non ti turbino ne abbiano alcuna influenza sopra di te.
Allo stesso modo sopporta con pazienza e dolcezza la falsità.

Vedi di fare sempre ciò che ora ti dirò:
che nessuno, ne con le parole ne con le azioni,
ti induca a fare ciò che per te non sia il meglio.

Rifletti prima di agire, e non commettere azioni stolte,
poiché agire senza discernimento è per gente da poco.
Tu invece agisci in modo da non avertene a pentire in seguito.

Evita sempre di entrare in questioni che ignori,
impara invece quel che ti è necessario, e la tua vita sarà felice.

Non è poi saggio trascurare la salute del corpo,
trova quindi la misura nel bere, nel mangiare e nell'esercizio.
Intendi per giusta misura quella che non ti porta dolore.
Abituati ad una vita pura e priva di mollezze.
Guardati poi dal fare quel che può attirare l'invidia su di te.

Non sprecare i tuoi guadagni in modo avventato,
come chi ignora la decenza e l'onorabilità.
Non dimenticare però la generosità:
in ogni cosa la misura è perfezione.

Fai dunque quello che non ti nuocerà, e rifletti prima di agire.
Non permettere che il sonno chiuda i tuoi occhi
senza aver esaminato tutto ciò che hai fatto durante il giorno.

In cosa ho mancato? Cosa ho fatto? Che dovere ho trascurato?
Ripercorri le tue azioni dalla prima, senza dimenticarne nessuna.
Punisciti per le azioni spregevoli, e rallegrati per quelle virtuose.

Questo è ciò che devi fare, il compito cui applicarsi con fervore,
questo è ciò che devi amare, poiché ti condurrà nella Via Divina
indicataci da Colui il quale ci ha trasmesso la Tetrakis,
fonte della natura eterna e sublime.

Prima di iniziare qualunque opera
chiedi agli Dei di santificare i tuoi sforzi.
Poiché se osserverai questi precetti
conoscerai il legame tra gli Dei immortali e gli uomini mortali,
e saprai delle cose che passano, e di quelle che rimangono.

Saprai, com'è giusto, che la Natura è Una e uguale in ogni cosa,
così non spererai quel che non si può sperare,
e nulla rimarrà più occulto ai tuoi occhi.

E saprai che gli uomini soffrono i mali da loro stessi scelti,
poiché sono sordi e ciechi al bene che li circonda,
e sono pochi coloro che sanno liberarsi dal male.
Questo è il destino che turba lo spirito dei mortali,
che come sassi rotolano e vagano, patendo mali infiniti,
poiché la Discordia, funesta compagna, a loro insaputa li fuorvia.
Ella è insita in loro, non va provocata ma abbandonata e fuggita.

Zeus, nostro padre, tu libereresti gli uomini da molti mali,
se mostrassi ad ognuno il genio che lo guida.

Ma tu abbi fiducia, poiché gli uomini sono di origine divina,
e questa sacra natura li guida e gli rivela ogni cosa.
Praticando questi miei precetti, parteciperai di queste rivelazioni,
e avendo guarito la tua anima, la libererai da ogni male.

Astieniti da quei cibi indicati dalla Tradizione,
per la purezza e la liberazione dell'anima.
Rifletti su ogni cosa, meditando il tuo giudizio,
prendendo il pensiero più alto come la guida della tua anima.

Così, quando ti libererai dal tuo corpo mortale,
salirai nell'etere, e sarai un dio incorruttibile e immortale,
e la morte non avrà più dominio sopra di te.