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mercoledì 10 settembre 2014

Giorni Fausti ed Infausti

Nella pianificazione delle operazioni magiche sono importanti non solo gli aspetti planetari ed il calcolo delle ore planetarie (articolo sull'argomento QUI), ma risulta utile considerare anche i giorni cosiddetti Fausti, ovvero adatti alle pratiche esoteriche, e quelli invece Infausti, nei quali da tali pratiche sarebbe bene astenersi.

In molti grimori medioevali si possono notare delle tabelle che rappresentano, mese per mese, i giorni adatti o meno a praticare l'Arte: queste tabelle si basano sugli studi degli autori in merito alla matematica sacra, argomento questo di particolare complessità e vastità, quindi poco adatto ad essere trattato esaurientemente in questa sede.

Desidero invece inserire la mia personale tabella dei giorni Fausti ed Infausti, ricavata dall'analisi e dalla sperimentazione pratica, unita alla consultazione di vari grimori medioevali e rinascimentali, come l'amatissimo Le Grand Grimoire e il Magia Pratica di Sabellicus.



sabato 7 giugno 2014

Guardiano della Soglia

Chi inizia il proprio cammino esoterico sperimenta sempre una opprimente sensazione negativa: si ha spesso l'impressione di sentire suoni, rumori, presenze, o altre volte la sensazione di aver sfortuna, o che semplicemente le cose non vadano nel verso giusto.  Sembra quasi, inoltre, che in questi momenti tutta una serie di altri impegni mondani, famigliari e lavorativi si accumulino, quasi per metterci sotto pressione e farci desistere dal percorso iniziatico.
Tutto questo viene sempre associato agli studi che si fanno, ed è il motivo per il quale moltissimi neofiti abbandonano l'Arte.
Questa sensazione molto forte e decisamente spiacevole è conosciuta con il termine di Guardiano della Soglia. Questo nome, anche se preso in prestito da Lovercraft e dal suo Yog-Sothoth, non indica uno degli Antichi Dei dei miti di Cthulhu, ma il cosiddetto Censore Endo-Psichico.
Per alcuni questo Guardiano è un'entità che sbarra la strada ai neofiti, affinché non possano procedere oltre ed addentrarsi nei segreti dell'Arte. Per altri questo Censore è il prodotto della mente razionale e di tutte le sui imposizioni inculcate fin dalla tenera età, la quale si ribella alle nuove sensazioni e alla loro apertura, e cerca di impedire il proseguire del Cammino.

Questa differenza di concetto dipende in ultima analisi da praticante a praticante e da quello ch'egli crede, ed è così marcata anche perché il Guardiano della Soglia si manifesta in modo diverso per ognuno. Per me, ad esempio, è iniziato come una serie di rumori e sensazioni che non mi permettevano di dormire durante la notte, accompagnati da un'incubo ricorrente: cercavo di percorrere un sentiero boschivo, ma un grosso lupo nero mi sbarrava la strada ringhiando. Per mesi ho combattuto con queste sensazioni e questi incubi, fino a quando ho capito quel che dovevo fare.

Quel che ho fatto, e che ogni neofita deve fare se vuole proseguire il suo Cammino, è affrontare il Guardiano della Soglia. Solo dimostrando di possedere il coraggio e la volontà di proseguire nel proprio Cammino a qualsiasi costo il Guardiano ci lascerà passare oltre, dandoci la possibilità di intraprendere in modo finalmente libero dai vincoli e dalle catene del passato il proprio Cammino nell'Arte.

venerdì 28 febbraio 2014

Ouroboros

Uno dei simboli più utilizzati e più trasversali nell'ambiente Esoterico è di certo Oura Boros, ossa "colui che si divora la coda". Gia presente in forma rappresentata nell'Egitto del XVII secolo avanti cristo, è poi passato ai Fenici e successivamente ai Greci.
La stessa simbologi si trova presso i popoli nordici con il nome di Jörmungandr, uno dei tre figli del dio Loki, il "Serpente di Midgard" ossia il gigantesco serpente che avvolge tutta la terra arrivando a mordendosi appunto la coda.
Con lo stesso significato è presente presso gli Indu', sottoforma di drago che avvolge i quattro elefanti che a loro volta sorreggono il mondo. Con la stessa figura di drago è presente anche in Giappone, e in Sud Amerca presso gli Atzechi con il nome di Quetzacoatl, ossia "Serpente Piumato". Gli stessi Atzechi avevano ereditato questa raffigurazione dal pantheon della più antica civiltà tolteca.
In tempi più recenti è stato adottato anche da sette cristiane come Gnostici e Ofiti.

Nei tratti comuni a tutte le culture è rappresentato come un serpente che forma un cerchio e divora la sua coda. La testa è in alto e rivolta verso destra, in modo da dare l'impressione di un moto in senso orario, e il corpo è scuro sul dorso e chiaro sul ventre. A volte riporta anche la scritta greca En to Pan, ovvero "nell'Uno, il Tutto".
La simbologia associata a questa figura è lampante, e questo è il motivo per il quale è cosi usato e potente. Il serpente in tutte le culture antiche rappresenta la saggezza e la protezione, il cerchio rappresenta l'universo, l'Uno e il Tutto, e l'atto di divorare se stessi rappresenta la morte e la rinascita, il ciclo perpetuo dell'universo, il tempo, il macrocosmo nel microcosmo. Il corpo mezzo chiaro e mezzo scuro infine rappresenta la dualità, la doppia natura di gni cosa, le due parti opposte, ma non in conflitto, che formano il Tutto.

In alchimia l'Ouroboros simboleggia la purificazione e l'immortalità, e rappresenta la materia che trasformandosi si rigenera. Lo stesso Carl Jung ha parlato dell'Ouroboros come del Mandala dell'Alchimia, il suo principio fondamentale.



Filosoficamente parlando, infine, l'ouroboros rappresenta una tautologia, ossia un sistema le cui conclusioni sono già implicite nelle premesse. Sono esempi di tautologie i dogmi delle religioni, che non si possono confutare, ma anche la domanda "Chi sono io?", in quanto il soggetto dell'indagine ed il suo oggetto sono la stessa entità.
 
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Piccola curiosità: l'Ouroboros esiste anche nel mondo naturale: è un geco che per proteggersi si appallottola mordendosi la cosa e facendo spuntare gli aculei delle scaglie.


Ouroboros Cordylus Cataphractus foto tratta da www.lilela.net

sabato 22 giugno 2013

Luna Piena di Giugno '13

 Quest'anno la festa del Solstizio d'Estate, di cui abbiamo già parlato in questo articolo, ha anche un'altra particolarità da non trascurare. Durante i festeggiamente infatti si farà anche la Luna Piena, e per di più questa sarà in perigeo, ovvero nella distanza minima dalla Terra.
Tutto questo farà si che in questi giorni la Luna si mostrerà a noi particolarmente grande e luminosa, e nel giorno del 23, per un effetto di rifrazione nell'atmosfera, assumerà un colorito rosa-rossastro simile al sole al tramonto.
Insomma, un momento davvero magico e da non perdere, che aggiunge poesia ed energia ad un momento già estremamente importante per tutti i Praticanti della Vecchia Religione...

sabato 15 giugno 2013

Il Nome Iniziatico



PRIMA d’intraprendere un qualsiasi Cammino nell’Arte dobbiamo sceglierci un nuovo Nome Iniziatico, che sostituirà quello profano impostoci alla nascita e verrà utilizzato durante tutte le pratiche ed attività esoteriche. Questa scelta non dev’essere un vanesio atto di autocelebrazione, che finirebbe solo per rendersi ridicolo alle nostre stesse orecchie, ma dev’essere al contrario scelta consapevole rivolta unicamente allo scopo che si prefigge: un nomina arcana, una parola di potenza che provochi in noi al solo pronunciare il nome, o scrivere la corrispondente signatura, uno stato alterato di coscienza.

Utilizzare un Nome Iniziatico ci aiuta a scindere la vita di tutti i giorni dai momenti in cui ci dedicheremo all’Arte, e rappresenta un importante momento di svolta nella nostra vita: l’abbandono delle normali convenzioni ed imposizioni in favore una scelta consapevole della quale noi siamo i soli fautori. La scelta dovrà quindi essere ben ponderata: il nome deve rappresentare la nostra essenza più profonda, il nostro Io Segreto, dev’essere simbolo di tutto quanto siamo e vogliamo divenire. 

Proprio a causa dell’intimità del nome iniziatico, non vi sono regole precise da rispettare nella scelta, se non quelle già citate e guidate dall’obiettivo che ci siamo prefissi. Molto utilizzati sono ad esempio i nomi di antichi maghi e streghe del passato, così come di antiche deità. Altri preferiscono combinare o modificare vari nomi per ottenere qualcosa di veramente unico. Altri ancora, soprattutto nel campo della Magia Cerimoniale, utilizzano dei motti latini in vece del nome. Tutto deve dipendere soprattutto dalle inclinazioni e dal credo del praticante che sceglie il nome.

Una volta deciso il Nome Iniziatico, questo dev’essere celato sotto il più stretto riserbo. Gli Antichi sostenevano che basti conoscere il nome segreto di una persona per poterla uccidere, ed è facile da capire visto quel nome rappresenta il più profondo del nostro animo. Anche ai giorni nostri è quindi bene mantenere il silenzio sul proprio nome iniziatico, e che questo non venga rivelato se non a compagni di cammino estremamente fidati, e in ogni caso solo se strettamente necessario.

Si parla di questo argomento anche nel forum, QUI

mercoledì 15 maggio 2013

I Versi d'Oro - Pitagora



   Questo testo é uno dei più fulgidi esempi di come certi concetti siano di un valore e di una nobiltà assoluti, tali da attraversare i secoli e le culture senza perdere nulla della loro saggezza e limpidezza morale...
    Dal momento che le versioni che ho potuto analizare non mi soddisfacevano dal punto di vista poetico e di forma, ho deciso di realizzare una nuova stesura del testo originale, in modo da mantenere perfettamente fede alle ideologie originali ma dandogli una forma a mio avviso più consona.

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PITAGORA - I VERSI D'ORO




Onora gli Dei Immortali secondo quanto stabilisce la Tradizione.

Venera il giuramento, così come i Nobili Eroi.
Allo stesso modo onora i geni sotterranei secondo i riti tradizionali.

Onora tuo padre e tua madre così come i tuoi consanguinei.
Tra gli altri fatti amico chi si distingue per la sua Virtù.
Sii amabile nelle parole e utile nelle opere.
Non serbare rancore per le lievi colpe di chi ti è amico.

Tutto questo fallo nella misura in cui lo puoi,
poiché la possibilità alberga presso la necessità.
Sappi quindi che per una parte è così, mentre per l'altra domina
prima di tutto il ventre, poi il sonno, la lussuria e la collera.

Non commettere mai un'azione vergognosa,
ne con altri ne in te solo: al di sopra di tutto rispetta te stesso.
Osserva la giustizia nelle parole e nelle opere,
sii ragionevole e sensato in tutte le tue azioni.
Non dimenticare che la Morte è il destino di tutti,
e che la fortuna ora aumenta e ora diminuisce.

Le sofferenze che la sorte riserva sono per disegno divino,
la parte che ti tocca sopportala quindi senza indignazione.
Ti spetta di rimediarvi nella misura di quanto puoi, ma ricorda:
il destino non da ai giusti la maggior parte delle sofferenze.

Molte parole gli uomini dicono, alcune basse e altre virtuose:
che esse non ti turbino ne abbiano alcuna influenza sopra di te.
Allo stesso modo sopporta con pazienza e dolcezza la falsità.

Vedi di fare sempre ciò che ora ti dirò:
che nessuno, ne con le parole ne con le azioni,
ti induca a fare ciò che per te non sia il meglio.

Rifletti prima di agire, e non commettere azioni stolte,
poiché agire senza discernimento è per gente da poco.
Tu invece agisci in modo da non avertene a pentire in seguito.

Evita sempre di entrare in questioni che ignori,
impara invece quel che ti è necessario, e la tua vita sarà felice.

Non è poi saggio trascurare la salute del corpo,
trova quindi la misura nel bere, nel mangiare e nell'esercizio.
Intendi per giusta misura quella che non ti porta dolore.
Abituati ad una vita pura e priva di mollezze.
Guardati poi dal fare quel che può attirare l'invidia su di te.

Non sprecare i tuoi guadagni in modo avventato,
come chi ignora la decenza e l'onorabilità.
Non dimenticare però la generosità:
in ogni cosa la misura è perfezione.

Fai dunque quello che non ti nuocerà, e rifletti prima di agire.
Non permettere che il sonno chiuda i tuoi occhi
senza aver esaminato tutto ciò che hai fatto durante il giorno.

In cosa ho mancato? Cosa ho fatto? Che dovere ho trascurato?
Ripercorri le tue azioni dalla prima, senza dimenticarne nessuna.
Punisciti per le azioni spregevoli, e rallegrati per quelle virtuose.

Questo è ciò che devi fare, il compito cui applicarsi con fervore,
questo è ciò che devi amare, poiché ti condurrà nella Via Divina
indicataci da Colui il quale ci ha trasmesso la Tetrakis,
fonte della natura eterna e sublime.

Prima di iniziare qualunque opera
chiedi agli Dei di santificare i tuoi sforzi.
Poiché se osserverai questi precetti
conoscerai il legame tra gli Dei immortali e gli uomini mortali,
e saprai delle cose che passano, e di quelle che rimangono.

Saprai, com'è giusto, che la Natura è Una e uguale in ogni cosa,
così non spererai quel che non si può sperare,
e nulla rimarrà più occulto ai tuoi occhi.

E saprai che gli uomini soffrono i mali da loro stessi scelti,
poiché sono sordi e ciechi al bene che li circonda,
e sono pochi coloro che sanno liberarsi dal male.
Questo è il destino che turba lo spirito dei mortali,
che come sassi rotolano e vagano, patendo mali infiniti,
poiché la Discordia, funesta compagna, a loro insaputa li fuorvia.
Ella è insita in loro, non va provocata ma abbandonata e fuggita.

Zeus, nostro padre, tu libereresti gli uomini da molti mali,
se mostrassi ad ognuno il genio che lo guida.

Ma tu abbi fiducia, poiché gli uomini sono di origine divina,
e questa sacra natura li guida e gli rivela ogni cosa.
Praticando questi miei precetti, parteciperai di queste rivelazioni,
e avendo guarito la tua anima, la libererai da ogni male.

Astieniti da quei cibi indicati dalla Tradizione,
per la purezza e la liberazione dell'anima.
Rifletti su ogni cosa, meditando il tuo giudizio,
prendendo il pensiero più alto come la guida della tua anima.

Così, quando ti libererai dal tuo corpo mortale,
salirai nell'etere, e sarai un dio incorruttibile e immortale,
e la morte non avrà più dominio sopra di te.